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Ecomuseo delle Terre d’Acqua
Istituito nel 1999 dalla Regione Piemonte, che ne affidò la gestione alla Provincia di Vercelli, l’Ecomuseo delle Terre d’Acqua è costituito da un’area rurale omogenea, seppur caratterizzata da molteplici componenti paesaggistico-ambientali e da un insieme variegato di luoghi (grange, mulini, risaie, biotopi, boschi planiziali, aree idriche e fluviali), che la connotano come unica al mondo.
Si estende nella vasta pianura vercellese, compresa tra i fiumi Sesia, Po e Dora Baltea, che costituisce una delle principali zone di produzione risicola a livello europeo. Un territorio che accoglie un variegato e tutelato patrimonio faunistico. Una realtà antichissima, le cui radici risalgono all'età del bronzo, ma che ha saputo evolversi grazie all’intervento dell’uomo, tanto che la biodiversità resta ancora oggi un punto di forza dei quest’area.
L'Ecomuseo delle Terre d'Acqua, il più vasto e complesso degli Ecomusei piemontesi, è attento a promuovere e valorizzare l'ambiente di risaia, oggi la coltura più diffusa del territorio, testimoniando l’evoluzione del paesaggio e della realtà socio economica.
L’Ecomuseo, con i siti di interesse che lo compongono, si propone di rafforzare il legame indissolubile dell'uomo con l’ambiente circostante, di promuovere la continuità con il passato, promuovendo il vercellese in tutta la sua complessità e in tutte le sue sfaccettature.
Dal 2022, l'Associazione Strada del riso Piemontese di qualità collabora nella gestione delle attività per la sua valorizzazione.
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